CHIAMAPRENOTA

Diario di Viaggio tra i 2000 e i 3600 metri

Qui nella val di sole limpido è l’orizzonte e l’aria pura; e a dipingerti il bel de la natura mi mancan le parole

Malga Campo Nestalp | 13.08.17 – 19.08.17

Costretti ad unirci alla migrazione vacanziera di massa di Ferragosto, decidiamo di cercare una meta diversa dal solito, e in qualche modo distante dagli ammassi turistici del periodo. Ecco che ci imbattiamo quasi per caso su Malga Campo Nestalp, un vero e proprio nido ad alta quota: un luogo speciale per vivere l’esperienza di una settimana in alpeggio, distanti dalla frenesia quotidiana.

Giorno 1 – Via delle Malghe, Val di Rabbi

Domenica, la sveglia suona molto presto, vogliamo sfruttare la splendida giornata di sole prevista. Si parte con direzione Malga Campo Nestalp in Val di Peio. Durante il tragitto decidiamo però di sostare nella confinante Val di Rabbi per intraprendere parte della caratteristica escursione “Via delle malghe”: un buon riscaldamento per le giornate che ci attendono. Trascorsa la giornata tra i verdi sentieri della Val di Rabbi raggiungiamo Nestalp la sera: è la gentilezza di Margherita ad accoglierci che dopo averci fatto accomodare nella nostra meravigliosa stanza ci invita a cena. I sapori e profumi dei piatti trentini preparati dalla maestria di Luca rendono ancora più speciale il nostro arrivo: una delizia per il palato. Dopo cena conosciamo tutto lo staff e gli ospiti davanti il falò nella Malga Vecchia. Una serata magica dal sapore di una volta, accompagnata dalle grappe aromatizzate in casa.

Giorno 2 – Passo Cadinèl, Val di Peio

Sveglia, ricca colazione con prodotti a Km0 e torte fatte in casa e si parte con gli zaini in spalla. Grazie ai preziosi consigli di Luca decidiamo di incamminarci verso il passo Cadinèl. Una splendida escursione che si snoda dapprima tra le foreste di larici per poi alzarsi tra le verdi praterie alpine della Val di Peio. Dopo un’ora di tosta salita raggiungiamo il baito Cadinèl per riposarci e dissetarci. La stanchezza ancora non si fa sentire e lo scenario è immenso. Risaliamo il sentiero che percorre la valle glaciale dominata dalle cime Cadinèl e Vegaia che ci guardano dall’alto dei loro 2800 m. Passiamo l’ormai ex Lago Cadinèl e raggiungiamo il passo dopo un’ora e mezza. Il vento soffia freddo e scaccia le nuvole: dal valico si apre così lo splendido panorama della Val di Rabbi, mentre alle nostre spalle domina quello della Val di Peio. Un silenzio ancestrale ci circonda. Prima di scendere conquistiamo Cima Cadinèl: sappiamo che la cena di Luca ci farà recuperare tutte le energie necessarie ;).

Giorno 3 – Rifugio Mantova al Vioz

Il meteo promette un’altra giornata limpida e soleggiata. È un giorno importante, la sveglia suona davvero presto: ci attendono i 3535 mslm del rifugio Mantova al Vioz, un classico del trekking. Dopo la giusta e sempre deliziosa colazione raggiungiamo Peio Fonti per prendere dapprima la cabinovia che ci porta al Rifugio Scoiattolo, e poi la seggiovia che ci permette di raggiungere i 2300 mlsl del Dos dei Cembri da cui iniziamo il cammino. Dopo tre ore e mezza di inesorabile salita tra scenari desertici e lunari, e più di 1300 metri di dislivello raggiungiamo il rifugio. La fatica è stata davvero tanta, e qualche vertigine si è fatta sentire, ma la soddisfazione una volta raggiunta la vetta è così grande da ricaricarci e farci sentire davvero leggeri. Sfortunatamente la cima è circondata dalle nubi, ma qualche spiraglio di sole e soffio di vento sono sufficienti a farci ammirare un panorama mozzafiato che permette dall’alto dei nostri 3535metri di scorgere la valle sottostante fino Peio Fonti (1400 slm).

Giorno 4 – Ciclabile Val di Sole

Ci svegliamo con una leggera e rilassante pioggerellina. Clima perfetto per il nostro day off dal trekking. Ma… le bellezze di questa valle sono così tante che non riusciamo a stare fermi. Decidiamo di scendere dal nostro nido d’alta quota fino in valle. Noleggiamo una mountain bike e percorriamo la caratteristica “Ciclabile della Val di Sole” da Malè fino a Cogolo, centro della Val di Peio. Ammirando queste valli in tutta la loro bellezza, pedaliamo tra prati, i piccoli villaggi storici e i pascoli che costeggiano l’impetuoso scorrere delle gelide acque del torrente Noce.

Giorno 5 – Via delle Malghe (Campo, Sassa, Borche, Levi), Val di Peio

Il tempo è variabile ma non sarà di certo questo a dissuaderci dall’intraprendere la “Via delle Malghe” dal versante della Val di Peio stavolta. Dopo esserci confrontati con Luca partiamo da Nestalp con direzione Malga Levi. Ci incamminiamo in un meraviglioso sentiero sali e scendi che percorre i versanti dei monti snodandosi tra i profumati boschi di larici, verdi pascoli e fresche cascatelle. Regna un rilassante silenzio e tra il cielo azzurro vola sopra di noi una maestosa aquila. Passiamo l’abbandonata Malga Sassa, poi Malga Borche e infine Malga Levi, a nostro avviso una delle più belle. Una volta giunti a questa antica malga (i primi ritrovamenti di insediamenti umani in questa zona risalgono all’età del bronzo) decidiamo di spingerci oltre verso il passo Cercen camminando tra vitelli e mucche incuriosite dalla nostra presenza. Si sta facendo tardi e le delizie trentine di Luca non si possono di certo perdere, con passo veloce e deciso rientriamo alla nostra Malga Campo Nestalp giusto in tempo per una veloce e rigenerante doccia calda!

Giorno 6 – Rifugio Larcher al Cevedale e giro dei Laghi, Val di Peio

Ultima giornata piena: decidiamo di riscendere a valle per dirigerci verso Malga Mare e intraprendere l’escursione del Rifugio Larcher e del “Giro dei Laghi”, una delle più belle e suggestive escursioni offerte dal Parco Nazionale dello Stelvio. Partiamo dal parcheggio di Malga Mare per immergerci in una vallata che ben testimonia il modellamento avvenuto ad opera dei ghiacciai e raggiungiamo dopo un paio d’ore di rilassante camminata il Rifugio Larcher per poi proseguire e completare il giro di tutti gli splendidi laghi che caratterizzano l’escursione. Da non perdere: il Lago Nero!

Giorno 7 – Lago di Celentino e rientro

È il triste giorno del rientro. Prima di salutare Luca, Beppe e tutto lo staff ci concediamo l’ultima passeggiata per visitare il lago di Celentino. L’ultima ora tra i freschi boschi e i profumi di muschio e licheni. Rientriamo a Nestalp, carichiamo le valigie quasi con le lacrime agli occhi. L’incanto dei luoghi che circondano la valle, la gentilezza e disponibilità dello staff, la bellezza e accoglienza della Malga hanno reso queste giornate indimenticabili.

Un luogo unico e raro per chi ama e vuole vivere la montagna grazie alle innumerevoli attività che offre la Valle e le molteplici escursioni che dipartono dalla malga. Ma Nestalp Malga Campo è anche per chi semplicemente vuole staccare la spina dalla routine per immergersi nella natura e farsi viziare e coccolare dallo staff sempre attento e disponibile alle nostre esigenze. Le stanze sono intime, accoglienti e arredate con gusto e attenzione al dettaglio così come l’intera struttura: un equilibrato connubio tra tradizione e ricerca nell’arredo rendono ancor più piacevole il soggiorno.

Infine la cucina: tutte le cene e le ricche colazioni sono un’esplosione di sapori data dalla qualità delle materie prime rigorosamente a Km0 e prodotte in loco, e dall’originalità e maestria di Luca che ogni sera ha saputo sorprenderci con piatti sempre differenti e deliziosi. Ci mancano già i verdi pascoli, l’aria frizzante della mattina, il profumo dei dolci appena sfornati, il focolare della sera, le stellate mozzafiato, la simpatia e cordialità di Luca e Beppe e di tutto lo staff…sicuramente torneremo presto!

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